BOLLETTINI di GUERRA 1940 - 1943
I bollettini di guerra sono comunicazioni ufficiali, di solito giornaliere, del comando supremo delle forze armate con cui si danno informazioni sull'andamento delle operazioni belliche.
Quelle che seguono sono scannerizzazioni di documenti, precisamente ritagli di giornale, ORIGINALI,
incollate sulle pagine di agende, si tratta dei Bollettini di guerra dal n°159 al n°281 pubblicati dal 13 Novembre
1940 al 13 Marzo 1941, bollettini dal n°904 al n°1069 pubblicati dal 15
Novembre 1942 al 29 Aprile 1943, bollettini dal n°1079 al n°1201 pubblicati dal 30
Aprile 1943 all'8 settembre 1943.
Sono divisi in
tre Tomi, chiamati così da chi in tempo di guerra ha ritagliato e incollato
sulle pagine questi bollettini, quelle in mio possesso sono il tomo 2°, 7° e 8° in ogni pagina destra si trova un bollettino, mentre sulla
pagina sinistra alcune foto e/o articolo a corredo.
Questi bollettini sono frammezzati da articoli dei discorsi del duce e articoli che illustrano le
operazioni di guerra. Non so chi è l'autore di questo certosino lavoro, molto probabilmente un dottore o un farmacista, in quanto le agende in questione sono di provenienza
di due ditte farmaceutiche ( Agenda A. Wassermann del 1939 e del 1942 e Agenda Gibbs del 1942 ), nelle agende non ci sono appunti o note personali scritte a mano.
Primo tomo | |||
Dal n°159 ( 13/9/1940) al n°189 (13/12/1940) | Dal n°190 (14/12/1940) al n°219 (12/1/1941) | Dal n°220 (13/1/1941) al n°250 (12/2/1941) | Dal n°251 (13/2/1941) al n°281(15/3/1941) |
BOLLETTINO N°220 del 13 gennaio
Sul fronte greco, normale attività di pattuglie ed artiglierie. Nostri velivoli hanno mitragliato e spezzonato truppe in marcia e colonne di automezzi. In Cirenaica, attività di artiglierie sulla fronte di Tobruk e di nostre colonne celeri nel deserto attorno a Giarabub. E' stata efficacemente bombardata una base avanzata nemica. L'aviazione nemica ha bombardato alcune località della Cirenaica senza causare vittime.Nel Mediterraneo occidentale un nostro velivolo pilotato dal tenente Capello, con osservatore il tenente di vascello Olivari, ha silurato una grossa unità avversaria. La nave da battaglia dichiarata colpita nel bollettino n. 217 è risultata essere del tipo Malaya. La nostra formazione aerea che eseguì il ben riuscito tiro era al comando del maggiore pilota Antonio Fadda. In Africa orientale, reparti nemici hanno tentato attaccare due nostri posti sul fronte del Sudan: sono stati respinti, con perdite, dal fuoco e dal contrattacco delle nostre truppe. La nostra aviazione ha bombardato automezzi, truppe ed apprestamenti difensivi in alcune località del Sudan. Il nemico ha compiuto, nella notte dal 12 al 13, incursioni aeree su Torino, con qualche danno e alcuni feriti, su Venezia, con danni, un morto e alcuni feriti, su Catania, con qualche danno e nessuna vittima. A Catania la difesa contraerea ha abbattuto un velivolo che si è schiacciato al suolo nei dintorni della città. A Venezia un altro velivolo e stato abbattuto dall'artiglieria della R. Marina: l'equipaggio, composto di sei fra ufficiali e sottufficiali, è stato fatto prigioniero.
BOLLETTINO N°221 del 14 gennaio
Sul fronte greco, attività di pattuglie e di artiglierie. Nostre formazioni aeree hanno ripetutamente bombardato una base nemica. Sono stati mitragliati automezzi e concentramenti di truppe. In Cirenaica, attività delle nostre artiglierie, che hanno inflitto perdite a mezzi meccanizzati nemici sul fronte di Tobruk ed azioni di pattuglie e di artiglieria nella zona di Giarabub. Azioni aeree nemiche su località della costa cirenaica non hanno causato vittime. In Africa orientale, piccole azioni nell'alto Sudan e tiri di artiglierie nella zona di Gallabat. Nel Sudan nostri aerei hanno bombardato posizioni, apprestamenti e truppe nemiche. Una nostra formazione aerea, attaccata dalla caccia avversaria, sosteneva un combattimento durante il quale veniva abbattuto un velivolo tipo Gloster. Altro velivolo, da ricognizione, veniva abbattuto nel cielo dell'Eritrea dalla nostra caccia. Il nemico ha bombardato alcune località causando solamente qualche ferito. Un sommergibile greco, il mattino del 31 dicembre, ha affondato un nostro piroscafo da carico di piccolo tonnellaggio che navigava in acque territoriali jugoslave. Il sommergibile, contro ogni norma di guerra, ha poi cannoneggiato l'imbarcazione di salvataggio del piroscafo, uccidendo i dieci uomini dell'equipaggio che si erano salvati. Un aereo ed un mas hanno attaccato ed affondato, il 9 gennaio, un sommergibile nemico
BOLLETTINO N°222 del 15 gennaio
Sul fronte greco, azioni locali senza importanza. In Cirenaica saltuaria attività di artiglieria e di pattuglie nella zona di Tobruch ed in quella di Giarabub: nostri aerei hanno efficacemente spezzonato autoblindo ed hanno bombardato artiglierie nemiche. Il nemico ha effettuato incursioni su alcune località della Libia recando qualche danno ad edifici. In Africa orientale, automezzi armati nemici avvicinatisi ad una nostra posizione al confine sudanese, sono stati respinti con perdite. La nostra aviazione ha bombardato e mitragliato automezzi e truppe nemici. Aerei avversari hanno bombardato Goary, Tertale, Mojale, Mega arrecando lievi danni.
BOLLETTINO N°223 del 16 gennaio
Sul fronte greco, attacchi dell'avversario sono stati respinti da pronta reazione delle nostre truppe. In Cirenaica, consueta attività di artiglieria sul fronte di Tobruk e di nostre colonne celeri nella zona di Giarabub. Nostri aerei hanno bombardato rotabili, posti di rifornimento ed apprestamenti nemici a sud - est di Tobruk. Un aereo nemico in ricognizione su Tobruk è stato abbattuto dalla difesa contraerea della R. Marina. Nell'Africa orientale qualche azione di artiglieria sul fronte del Sudan. E' stata colpita dalla nostra aviazione la base di Porto Sudan. Il nemico ha effettuato un'incursione aerea su Assab arrecando lievi danni. Un nostro sommergibile comandato dal capitano di corvetta Mario Spano, ha silurato nel Mediterraneo, nella notte tra il 10 e l'11 corrente, un incrociatore leggero nemico. Altro nostro sommergibile comandato dal capitano di corvetta Vittore Raccanelli ha affondato nell'Atlantico il piroscafo inglese Ardabham di 5.000 tonnellate. Nella notte dal 15 al 16, aerei nemici hanno bombardato Catania, recando pochi danni e causando alcune vittime e qualche ferito.
BOLLETTINO N°224 del 17 gennaio
Sul fronte greco, in azioni di carattere locale, abbiamo inflitto all'avversario sensibili perdite. In Cirenaica attività di artiglieria e di pattuglie. Nell'Africa orientale normale attività di artiglierie in zona Gallabat. Il nemico ha bombardato alcune località della Somalia senza arrecare danni. Una formazione da bombardamento del Corpo Aereo Tedesco, scortata da cacciatori tedeschi e italiani, ha intensamente bombardato ad ondate successive la base navale di La Valletta (Malta). L'azione è stata condotta con decisione ed audacia. La nave portaerei Illustrious, che aveva riparato a Malta per gravi danni subiti durante i precedenti attacchi, è stata colpita con bombe di grosso e medio calibro. Un incrociatore ed un piroscafo sono stati anch'essi colpiti gravemente. L'arsenale e le opere portuali sono state efficacemente martellate da tiri centrati e precisi. Un velivolo tedesco non e rientrato. Il sommergibile speronato il 29 dicembre e citato nel bollettino n. 216 é risultato essere il greco Proteus. Detto sommergibile, di costruzione francese, dislocava 700 tonnellate in superficie e 930 in immersione; era armato con otto tubi di lancio ed un cannone da 102 millimetri. Durante l'incursione nemica su Catania, avvenuta nella notte dal 12 al 13 corrente, la difesa contraerea ha abbattuto un altro velivolo, oltre quello segnalato nel bollettino n. 220.
BOLLETTINO N°225 del 18 gennaio
Sul fronte greco, nel settore dell'11a Armata, attacchi avversari sono stati respinti. Nella Cirenaica aumentata attività di artiglierie e di pattuglie sul fronte di Tobruk. Durante un'incursione aerea del nemico, un velivolo tipo Hurricane è stato abbattuto dalla difesa contraerea della R. Marina. Sul fronte di Giarabub nostri aerei hanno bombardato e mitragliato truppe e mezzi meccanizzati nemici. Nell’Africa orientale sono stati messi in fuga automezzi armati nemici avvicinatisi ad un nostro posto sul fronte sudanese. Sul fronte del Kenia abbiamo nettamente respinto un attacco di forze nemiche, appoggiate da aerei e carri armati, infliggendo loro molte perdite. La nostra aviazione ha bombardato impianti e magazzini della base nemica di Porto Sudan. Incursioni aeree dell'avversario su Giggiga, Berbera, Dire Daua, Gura e Toselli, non hanno arrecato danni. Nelle prime ore del mattino di ieri 17, il nemico ha compiuto un'incursione aerea su una nostra base del Dodecaneso. Prontamente accolto dall’efficace reazione contraerea, si è subito ritirato lanciando disordinatamente le bombe in aperta campagna, senza arrecare danni.
BOLLETTINO N°226 e 227 del 19 e 20 gennaio
Sul fronte greco, abbondanti nevicate hanno molto limitato l'attività nostra ed avversaria. Nell'Africa settentrionale, attività di artiglierie nel settore di
Tobruk e di nostre pattuglie motorizzate nel deserto del sud cirenaico. Nell'Africa orientale la nostra aviazione ha bombardato efficacemente basi
aeree nemiche dell'Alto Sudan e, ad Aroma, la stazione ferroviaria e truppe; ha inoltre spezzonato e mitragliato gruppi armati nella zona di Makeir (basso Sudan).
Il nemico ha effettuato incursioni aeree su Massaua, arrecando lievi danni ad un edificio e su Assab senza arrecare alcun danno. Formazioni tedesche
da bombardamento, scortate da squadriglie da caccia italiane e tedesche, hanno attaccato alcuni aeroporti dell'isola di Malta. Sono state colpite aviorimesse,
caserme e piste di lancio e sono stati constatati numerosi e ampi incendi. Un velivolo inglese del tipo Hurricane è stato abbattuto; un velivolo
tedesco non è rientrato alla base.
Nessun avvenimento di rilievo sul fronte greco ove perdurano condizioni meteorologiche avverse. Nostri aerei hanno effettuato efficaci azioni di
bombardamento su basi nemiche. Sono state inoltre spezzonate e mitragliate truppe e salmerie. In Cirenaica azioni di artiglierie e di pattuglie sui fronti
di Giarabub e di Tobruk. Nei pressi di Giarabub nostri aerei hanno bombardato con ottimo esito mezzi meccanizzati nemici. Il nemico ha compiuto un'incursione
aerea su Tobruk: un suo velivolo è stato abbattuto dalla difesa contraerea. In Africa orientale, sul fronte del Sudan, un nostro posto ha respinto un attacco
in forze del nemico catturando prigionieri; una nostra colonna ha attaccato un reparto autoportato ed uno squadrone di cavalleria volgendoli in fuga. Nostri
aerei hanno bombardato autoblindo e truppe in varie località del Sudan. Il nemico ha compiuto alcune incursioni sul territorio dell'Eritrea con lievi
danni. Formazioni di velivoli da bombardamento del C.A.T., scortate da cacciatori italiani e tedeschi, hanno attaccato in picchiata la base navale di
La Valletta (Malta). Sono state ripetutamente colpite navi alla fonda, l'arsenale e le opere portuali; un piroscafo è affondato. La nave portaerei
Illustrious, già in precedenza ripetutamente colpita, e stata raggiunta da altre bombe di grosso calibro. La caccia italo - tedesca di scorta ha abbattuto
sei velivoli nemici. Un nostro caccia e quattro bombardieri tedeschi non sono rientrati. All'alba di oggi velivoli nemici hanno lanciato bombe e spezzoni su
una località dell'Italia meridionale. Nessun danno agli apprestamenti militari: due feriti leggeri nella popolazione civile.
BOLLETTINO N°228 del 21 gennaio
Sul fronte greco, normale attività di pattuglie e di artiglierie. Nostre formazioni aeree hanno sottoposto ad intenso bombardamento basi navali della Grecia. Sono state efficacemente colpite opere portuali e piroscafi alla fonda. Sono state inoltre bombardate località e spezzonati concentramenti di truppe e salmerie. In scontri con la caccia avversaria, i nostri bombardieri hanno abbattuto quattro velivoli nemici. Un nostro velivolo non è rientrato; l'equipaggio è stato visto lanciarsi con il paracadute. Il nemico ha effettuato una incursione su Valona, senza arrecare danni. La nostra caccia, prontamente intervenuta, ha inseguito il nemico abbattendo in fiamme un velivolo tipo Blenheim. In Cirenaica, aumentata attività di artigliere intorno a Tobruk e attività aerea nemica sulla Piazza di Tobruk, arrecando qualche danno al materiale e nessuno al personale. Nostri aerei hanno ripetutamente bombardato apprestamenti e basi nemiche. In Africa orientale, sul fronte del Sudan, azioni di nostri reparti contro mezzi meccanizzati nemici, alle quali ha concorso la nostra caccia prontamente intervenuta; il nemico ha subito sensibili perdite. Necessità di carattere strategico hanno imposto al Comando l'evacuazione di Cassala. Nostri reparti aerei hanno bombardato convogli ferroviari nei pressi di Tehilla (Sudan) ed automezzi nemici in varie località del Sudan. Il nemico ha effettuato una incursione su Neghelli e su Oboch (Galla e Sidama) arrecando, solo nella prima località, lievi danni. Nell'isola di Creta è stato bombardato e mitragliato un campo di aviazione, determinando incendi e visibili danni. Nella notte dal 20 al 21 aerei nemici hanno compiuto un'incursione su Catania, arrecando qualche danno e nessuna vittima.
BOLLETTINO N°229 del 22 gennaio
Sul fronte greco, azioni di carattere locale nel settore della 11a Armata. Numerose formazioni da bombardamento e di picchiatelli hanno con massima intensità battuto apprestamenti militari, strade, ponti, postazioni di artiglieria contraerea. Sono stati inoltre efficacemente bombardati gli obiettivi di interesse militare di Salonicco, Volo, Prevesa e Corfù. Nella notte dal 20 al 21 corrente squadriglie di bombardieri del C.A.T. hanno effettuato incursioni su aeroporto ed apprestamenti portuali della base di Malta. L'attacco nemico contro la piazzaforte di Tobruk, che era già da venti giorni completamente circondata e battuta quotidianamente da artiglierie e da aerei, è cominciato nella mattina di ieri 21. Esso è stato preceduto nella notte da un bombardamento navale durato sino all'alba ed è stato sostenuto durante il giorno da continue incursioni dell'aviazione da bombardamento nemica. Sono state identificate come partecipanti all'attacco, tre divisioni australiane, rinforzate da due reggimenti di artiglieria pesante, due divisioni corazzate e una formazione motorizzata francese di cosiddetti dissidenti. Alla fine della giornata, dopo aspri combattimenti, il nemico era riuscito a penetrare nella linea dei capisaldi del settore orientale della Piazza. In Africa orientale, il nemico ha lanciato in più direzioni mezzi motorizzati, che i nostri reparti hanno arrestato nei punti previsti, infliggendo loro notevoli perdite. La nostra aviazione ha partecipato attivamente ai combattimenti, bombardando le colonne motorizzate nemiche. In Egeo, nostri bombardieri hanno attaccato in una base piroscafi alla fonda: una petroliera è stata colpita.
BOLLETTINO N°230 del 23 gennaio
Sul fronte greco, azioni di carattere locale durante le quali abbiamo inflitto all'avversario sensibili perdite. Sono state spezzonate truppe nemiche. Durante una incursione aerea dell'avversario su una località albanese, un nostro caccia ha raggiunto i velivoli avversari abbattendone uno e ponendo in fuga gli altri. La battaglia asprissima fra i capisaldi della piazzaforte di Tobruk é continuata per tutta la giornata di ieri. Solo nel pomeriggio gli australiani sono penetrati nell'abitato di Tobruk dove tutto era stato dato alle fiamme e la vecchia nave San Giorgio era stata fatta saltare con la dinamite. Nel settore occidentale della Piazza alcuni capisaldi oppongono ancora una strenua resistenza all'attacco nemico. Le forze italiane concentrate a Tobruk consistevano in una sola divisione più alcuni reparti di Marina e guardie di frontiera. Il nemico stesso è costretto ad ammettere che le perdite subite dalle sue cinque divisioni attaccanti sono state particolarmente gravi. La nostra aviazione ha bombardato concentramenti di truppe nemiche; quella avversaria ha effettuato incursioni su alcune località della Libia arrecando qualche danno. In Africa orientale, sul fronte del Sudan, azioni di artiglierie e di pattuglie nella zona di Gallabat; attacchi nemici nella zona di Cherù sono stati respinti dai nostri contrattacchi, che hanno inflitto notevoli perdite all'avversario. In Egeo, aerei nemici hanno tentato di colpire una nostra base aerea; fatti segno al fuoco della difesa contraerea si allontanavano senza essere riusciti ad arrecare alcun danno. Un velivolo è stato colpito dalle nostre batterie ed è precipitato in fiamme. Un altro velivolo, di tipo catapultabile, veniva abbattuto dai nostri aerei da caccia nei pressi di una base avversaria. Nella notte dal 22 al 23 aerei britannici hanno effettuato incursioni su Catania e su un'altra località della Sicilia, senza causare danni
BOLLETTINO N°231 del 24 gennaio
Sul fronte greco, in azioni di pattuglie, abbiamo catturato prigionieri ed armi automatiche. Nostri aerei hanno spezzonato truppe nemiche. In Cirenaica la nostra aviazione ha spezzonato e mitragliato intensamente mezzi meccanizzati del nemico; l'aviazione avversaria ha bombardato Derna. Nella piazzaforte di Tobruk nostri nuclei hanno opposto nella parte ovest, un'accanita resistenza durante tutta la giornata di ieri. Nell'Africa orientale sono in corso combattimenti fra nostre unità e forze motorizzate nemiche sulla fronte del Sudan ed in Somalia alla fronte del Kenia, validamente appoggiati dalla nostra aviazione. In Egeo, aerei nemici hanno sorvolato, nella notte dal 22 al 23, la città di Rodi lanciando alcune bombe esplosive; lievi danni ad una abitazione privata: nessuno alle persone. Il Corpo Aereo Tedesco ha nuovamente attaccato obiettivi della base di Malta.
BOLLETTINO N°232 del 25 gennaio
Gli ultimi reparti che nel settore occidentale di Tobruk opponevano una disperata resistenza all'attacco nemico, sono stati sopraffatti nella giornata di ieri. Le forze che si trovavano nella piazzaforte di Tobruk si componevano di una divisione di fanteria, la Sirte, di un battaglione di guardie alla frontiera, di un battaglione di Camicie Nere, di reparti di marinai e artiglieri: un totale di 20 mila uomini circa. Queste forze hanno resistito per 19 giorni al triplice incessante bombardamento dalla terra, dal mare e dall'aria e hanno tenuto testa per quattro giorni all'assalto finale. Le nostre artiglierie hanno sparato sino all'ultimo proiettile e hanno prodotto larghi vuoti nei reparti australiani. Anche le nostre perdite in uomini e in materiali sono state forti. Secondo una radio - comunicazione del nemico sono stati sgombrati da Tobruk oltre duemila feriti italiani. Nella battaglia di Tobruk che è stata durissima, secondo la stessa confessione nemica, le forze armate d'Italia hanno eroicamente combattuto. Dopo Tobruk la battaglia si è spostata ad ovest, dove puntate di mezzi corazzati nemici sono state respinte dal nostro fuoco, al quale si è aggiunto il bombardamento e il mitragliamento effettuato dalla nostra aviazione; un aereo nemico tipo Blenheim è stato abbattuto dalla nostra caccia. Sul fronte greco, nonostante sfavorevoli condizioni atmosferiche, sono state conquistate con azioni di carattere locale importanti posizioni e sono state inflitte al nemico perdite sensibili in prigionieri ed armi automatiche. Nell'Africa orientale sono continuati i combattimenti sulla fronte del Sudan nelle zone di Cherù e di Aicotà, validamente appoggiati dai nostri reparti aerei. Formazioni da bombardamento del C.A.T. hanno attaccato nel tardo pomeriggio di ieri una formazione navale nemica nel Mediterraneo centrale. Dai primi accertamenti un incrociatore nemico pesante risulta colpito a poppa con una bomba di grosso calibro. In Atlantico un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Carlo Alberto Teppati ha affondato il piroscafo greco Eleni di 6.000 tonnellate. Un altro sommergibile, al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro, ha affondato dopo aspro combattimento l'incrociatore ausiliario inglese Emoeus di 7.000 tonnellate, carico di truppe.
BOLLETTINO N°233 del 26 gennaio
Sul fronte greco, combattimenti di carattere locale. Nostri reparti aerei hanno compiuto azioni offensive bombardando e spezzonando salmerie e concentramenti di truppe. Una formazione da bombardamento ha attaccato le opere militari di Salonicco colpendo gli apprestamenti portuali, depositi di carburanti, magazzini e la stazione ferroviaria; sono stati notati vasti incendi. In combattimenti aerei con la caccia avversaria due velivoli nemici sono stati abbattuti. Un nostro bombardiere non ha fatto ritorno alla base. Nostre unità navali hanno eseguito azioni di bombardamento contro postazioni nemiche sulla costa greco - albanese. Nella Cirenaica sono in corso combattimenti con la cooperazione efficace della nostra aviazione, che si prodiga spezzonando e mitragliando truppe e mezzi meccanizzati nemici. Nella giornata di ieri la nostra caccia, raggiunta una formazione nemica, ha abbattuto in fiamme quattro velivoli del tipo Gloster. Nell'Africa orientale, nulla di notevole da segnalare sul fronte terrestre. Nostri reparti aerei hanno bombardato forze nemiche; sono stati abbattuti in fiamme quattro velivoli britannici. Durante l'attacco compiuto da unità del Corpo Aereo Tedesco nel giorno 24, riportato nel bollettino di ieri, risultano colpiti, secondo ulteriori accertamenti, oltre all'incrociatore citato, altre due unità, una nave da battaglia ed un secondo incrociatore, ciascuna con due bombe di grosso calibro. Durante l'attacco aereo, compiuto il giorno 9 corrente contro le unità navali inglesi nel Mediterraneo, di cui al bollettino n. 217, oltre alle unità già segnalate come colpite, risultano gravemente danneggiati due incrociatori attualmente in riparazione ad Alessandria.
BOLLETTINO N°234 del 27 gennaio
Sul fronte greco, azioni di carattere locale ed accresciuta attività di pattuglie. Nostri aerei hanno spezzonato truppe nemiche. Nella Cirenaica, in vivaci combattimenti ad oriente ed a sud di Derna, le nostre truppe hanno inflitto notevoli perdite ai mezzi corazzati nemici. La nostra aviazione ha bombardato, spezzonato e mitragliato forti concentramenti meccanizzati ed artiglierie. Due velivoli inglesi sono stati abbattuti dalla nostra caccia. Nell'Africa orientale, sono continuati i combattimenti sulla fronte sudanese, con il concorso intenso, continuo ed efficace dei nostri reparti aerei. Sul fronte del Kenia nostri reparti hanno sorpreso una forte colonna nemica, infliggendole sensibili perdite.
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BOLLETTINO N°235 del 28 gennaio
Sul fronte greco, in azioni di carattere locale, abbiamo inflitto al nemico forti perdite e catturato prigionieri ed armi automatiche. Nostri reparti aerei hanno compiuto violente azioni offensive su colonne di automezzi, concentramenti di truppe ed apprestamenti nemici. Nella Cirenaica continuano i combattimenti ad oriente di Derna. Le nostre truppe hanno respinto una colonna nemica, infliggendole perdite e catturando prigionieri. La nostra aviazione ha spezzonato e mitragliato mezzi corazzati e fanterie nemiche. In combattimento la nostra caccia ha abbattuto due velivoli tipo Hurricane. Nell'Africa orientale, sul fronte del Kenia, nostri reparti dubat hanno sorpreso un posto nemico, infliggendogli notevoli perdite in personale e materiale. Nostre formazioni aeree hanno bombardato efficacemente autocarri ed autoblindate nemiche. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo tipo Gloster. Altro velivolo veniva abbattuto dalla nostra aviazione da ricognizione. Nella notte dal 27 al 28, aerei nemici hanno compiuto una incursione su Catania, lanciando alcune bombe che non hanno causato né danni ne vittime. Altra incursione, su Napoli e dintorni, ha causato danni lievissimi, nessuna vittima.
BOLLETTINO N°236 del 29 gennaio
Sul fronte greco, azioni di carattere locale ci hanno dato il possesso di importanti posizioni, con cattura di prigionieri e di armi. La nostra aviazione ha concorso attivamente nei vari settori, prodigandosi inoltre senza tregua con il bombardamento di rotabili, apprestamenti, batterie e truppe nemiche. Sono stati altresì intensamente colpiti gli obiettivi militari di Salonicco e la ferrovia per Atene. In combattimenti aerei sono stati abbattuti cinque velivoli nemici. Due nostri velivoli non sono rientrati. Nella Cirenaica, a sud di Derna, un attacco di una divisione corazzata nemica è stato respinto dalle nostre truppe, che hanno inflitto all'avversario notevoli perdite. Nostri reparti aerei si sono prodigati bombardando, spezzonando e mitragliando incessantemente nuclei corazzati, automezzi e truppe nemiche. Il gruppo aereo d'assalto si è particolarmente distinto, per instancabile ed eroica attività. Nell'Africa orientale, è stata respinta una azione nemica nel settore di Gallabat. Sul fronte del Kenia, nostre truppe hanno ripetutamente attaccato il nemico, costringendolo a ritirarsi. Nostre formazioni aeree hanno efficacemente bombardato automezzi e truppe dell'avversario. Aerei britannici hanno effettuato incursioni su Asmara, senza arrecare danni. Un aereo inglese che mitragliava nativi in una località della Somalia, è stato abbattuto dalla difesa contraerea.
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BOLLETTINO N°237 del 30 gennaio
Sul fronte greco, il maltempo ha ostacolato le operazioni. In azioni di grosse pattuglie, abbiamo catturato prigionieri ed armi. Nella Cirenaica, intensa attività di artiglierie, di pattuglie e di nuclei celeri, attivamente coadiuvati dalla nostra aviazione. Nell'Africa orientale, sul fronte nord, abbiamo respinto reparti australiani, rioccupando una località da essi raggiunta e catturando prigionieri e armi. Sul fronte sud, in tre diversi settori, abbiamo attaccato e volto in fuga colonne nemiche. Nostre formazioni aeree hanno intensamente bombardato mezzi motorizzati, truppe e posizioni nemiche. L'aviazione inglese ha compiuto incursioni su alcune basi aeree, arrecando lievi danni. Un aereo da caccia nemico è stato abbattuto.
BOLLETTINO N°238 del 31 gennaio
Sul fronte greco, attività di artiglierie. Formazioni di bombardieri e di cacciatori hanno compiuto efficaci azioni offensive contro ponti, rotabili e batterie nemiche. Sono state spezzonate e mitragliate, a volo radente, truppe ed autocolonne. Un nostro velivolo non è rientrato. Nella Cirenaica, il Comando Superiore, allo scopo di evitare l'aggiramento delle nostre posizioni di Derna, ha ordinato l'evacuazione della città e spostato le truppe immediatamente ad ovest e a sud, dove nostri reparti hanno stroncato un attacco di truppe australiane motorizzate. Formazioni aeree hanno bombardato mezzi meccanizzati inglesi. Nostri velivoli da caccia hanno abbattuto due velivoli. Il nemico ha compiuto incursioni su una località della Cirenaica, causando tre morti ed alcuni feriti; lievi danni materiali. Nell'Africa orientale, in vari combattimenti sul fronte nord, abbiamo respinto attacchi del nemico, infliggendogli sensibili perdite. Nostri reparti da bombardamento e da caccia si sono prodigati bombardando batterie, truppe ed automezzi. Un velivolo tipo Gloster è stato abbatto. Altro aereo inglese è stato costretto ad atterrare in un nostro campo; l'equipaggio è stato fatto prigioniero. Velivoli del Corpo Aereo Tedesco hanno efficacemente bombardato Suez e Ismailia.
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BOLLETTINO N°239 del 1 febbraio
Sul fronte greco, normale attività di artiglierie e di pattuglie. Sono stati attaccati a volo radente ed efficacemente spezzonati concentramenti di truppe nemiche. Nella Cirenaica, nostre unità corazzate hanno attaccato e respinto a sud del Gebel mezzi nemici, che sono stati bombardati dalla nostra aviazione. Nell'Africa orientale, è continuata la battaglia sul fronte nord; in accaniti combattimenti le nostre valorose truppe, nazionali e coloniali, hanno inflitto notevoli perdite al nemico; anche le nostre perdite sono sensibili. L'Aeronautica ha continuato a dare, con instancabile slancio, il proprio efficace contributo alla lotta. Durante una crociera notturna di nostre torpediniere nelle acque dell'Egeo, una torpediniera al comando del capitano di corvetta Francesco Mimbelli ha avvistato ed attaccato un convoglio di piroscafi scortato. Uno di essi, di almeno 10.000 tonnellate, è stato colpito ed è subito affondato. Nonostante la violenta reazione della scorta, le nostre unità sono rientrate incolumi alla base.
BOLLETTINO N°240 del 2 febbraio
Sul fronte greco, in azioni di pattuglie abbiamo catturato prigionieri e molte armi abbandonate da un reparto nemico battuto nei giorni scorsi; e stato accertato che l'avversario ha subito notevoli perdite; in un sol tratto di Val Tomorizza sono stati contati duecento morti, dei quali tre ufficiali. Aerei nemici hanno bombardato la zona degli ospedali di Valona con danni e vittime: si lamentano dieci morti ed alcuni feriti. Nella Cirenaica, nessuna novità degna di rilievo. Nostri reparti aerei hanno bombardato nuclei meccanizzati nemici. Due velivoli tipo Hurricane sono stati abbattuti dalla nostra caccia. Il nemico ha compiuto incursioni su nostri campi di aviazione, con danni, ma senza morti o feriti. Nell'Africa orientale, si sono svolti nella giornata di ieri aspri combattimenti sul fronte Nord fra Agordàt e Barentù, nel bassopiano occidentale eritreo. L'aviazione ha contribuito senza tregua alla lotta, spezzonando e mitragliando posizioni e colonne avversarie e distruggendo numerosi autoveicoli del nemico. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo nemico tipo Hurricane. I reparti del Corpo Aereo Tedesco hanno attaccato con evidenti, efficaci risultati, gli impianti e i porti di Sollum e Bardia. Nel porto di Bardia un piroscafo di 10.000 tonnellate è stato affondato. Durante il pomeriggio del giorno 31 gennaio i predetti reparti hanno svolto un'intensa attività offensiva contro naviglio mercantile nemico lungo le coste e nei porti della Marmarica: tre piroscafi di medio tonnellaggio sono stati affondati ed altri tre gravemente danneggiati. Un nostro sommergibile operante nell'Atlantico, al comando del capitano di fregata Primo Longobardo, ha attaccato un convoglio scortato di quattro piroscafi inglesi, silurandone ed affondandone tre per un tonnellaggio complessivo di circa 15.000 tonnellate.
BOLLETTINO N°241 del 3 febbraio
Sul fronte greco, attività di nostre pattuglie e azioni delle opposte artiglierie. Nostri aerei hanno spezzonato concentramenti di truppe. In Africa settentrionale, nostri reparti aerei hanno bombardato con successo colonne di mezzi meccanizzati britannici. In Africa orientale, sono continuati ieri accaniti combattimenti nelle zone di Agordàt e di Barentù. La nostra aviazione ha continuato con mirabile spirito a prodigarsi. Aerei nemici, provenienti da ovest, hanno sorvolato la Sardegna, lanciando bombe e due siluri, senza alcun effetto, contro la diga del Tirso: altre bombe sono state lanciate in aperta campagna senza causare né vittime nè danni. Un apparecchio nemico, colpito dalle batterie contraeree, è precipitato; l'equipaggio è stato fatto prigioniero. Un monoplano inglese da caccia tipo Spitfire è caduto nei pressi di Viareggio. Il pilota è stato fatto prigioniero.
BOLLETTINO N°242 del 4 febbraio
Sul fronte greco, attività di artiglierie e di pattuglie, ostacolata da cattive condizioni meteorologiche. Nell'Africa settentrionale, intensa attività aerea nostra ed avversaria. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, le nostre truppe hanno occupato una nuova linea ad est di Agordàt e di Barentù, sulla quale è stato nettamente respinto un attacco di carri armati ed uno di reparti misti di inglesi e indiani, che hanno ripiegato lasciando nelle nostre mani armi e prigionieri. Sul fronte Sud, nostri reparti dubat hanno attaccato truppe nemiche costringendole a ripiegare ed infliggendo loro sensibili perdite. La aviazione ha continuato a dare valido contributo ai combattimenti. Il nemico ha compiuto incursioni su alcune località dell'Eritrea e su Mogadiscio. Qualche danno e molte vittime fra la popolazione indigena. Un velivolo inglese è stato abbattuto. Due nostri velivoli non hanno fatto rientro alla base. Nella notte sul 3 febbraio, nostre siluranti in crociera in Mar Rosso, avvistavano un convoglio nemico fortemente scortato da incrociatori e cacciatorpediniere. Portatesi decisamente all'attacco, le nostre unità lanciavano complessivamente nove siluri di cui sette colpivano le navi. Le nostre unità, nonostante l'accanita reazione nemica, riuscivano a disimpegnarsi e rientravano incolumi alla base.
BOLLETTINO N°243 del 5 febbraio
Sul fronte greco, abbiamo respinto un attacco avversario infliggendo al nemico sensibili perdite, catturando prigionieri ed armi. Nell’Africa settentrionale, attività delle opposte aviazioni. Aerei inglesi hanno bombardato Bengasi. Nell'Africa orientale, sul fronte Nord, nostre truppe hanno contrattaccato forze nemiche che si avvicinavano alla nostra nuova linea, respingendole con perdite: sul fronte Sud nostri reparti dubat, dopo cruento combattimento in cui hanno inflitto notevoli perdite al nemico, si sono ritirati da un posto avanzato presso il confine ad est del lago Stefania. Intensa attività offensiva della nostra aviazione. Il nemico ha bombardato alcune località dell'Eritrea: qualche vittima tra gli indigeni. Due velivoli inglesi sono stati abbattuti. In Egeo, nella notte sul 4, aerei avversari hanno lanciato bombe su un nostro aeroporto, causando lievi danni al materiale. Velivoli del C.A.T. hanno attaccato gli aeroporti di Micabba e di Hal Far (Malta). Aviorimesse, alloggi e campi di volo sono stati centrati, provocando esplosioni ed incendi.
BOLLETTINO N°244 del 6 febbraio
Sul fronte greco, azioni di artiglierie e di pattuglie, ostacolate dal maltempo. Nell'Africa settentrionale, nostri aerei hanno mitragliato e spezzonato mezzi meccanizzati britannici. Nell'Africa orientale italiana, sul fronte Nord, si sono svolti per tutta la giornata di ieri accaniti combattimenti nel settore di Cheren, coll'intervento delle opposte aviazioni. La nostra caccia ha abbattuto in fiamme tre Blenheim. Il sommergibile al comando del capitano di fregata Primo Longobardo, oltre ai tre piroscafi già citati nel bollettino 240 del 2 febbraio, ha affondato anche il piroscafo inglese Urla, di 5.200 tonnellate.
BOLLETTINO N°245 del 7 febbraio
Sul fronte greco, nessun avvenimento di speciale rilievo. Nella Cirenaica, é in corso una violenta battaglia nel sud bengasino tra nostre truppe e formazioni nemiche. Nell'Africa orientale, nel settore di Cheren i combattimenti continuano. Sul fronte Sud, attacchi nemici sono stati respinti dalle nostre valorose truppe. Nostre formazioni aeree hanno bombardato postazioni di artiglierie, truppe ed automezzi, provocando incendi di depositi di munizioni e carburanti. Il nemico ha compiuto incursioni su Asmara e su alcune altre località, senza arrecare gravi danni. Ad Asmara un velivolo tipo Gloster é stato abbattuto dalla nostra caccia, prontamente intervenuta. Un nostro velivolo non é tornato.
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BOLLETTINO N°246 del 8 febbraio
Sul fronte greco, é stato respinto un attacco avversario nel settore della 11a Armata, infliggendo al nemico gravi perdite. Durante questa azione si é particolarmente distinto il 13° reggimento fanteria. Una nostra formazione aerea ha bombardato obiettivi militari a Prevesa. Nei giorni 5 e 6 si é svolta nel Sud bengasino una battaglia asprissima, durante la quale le nostre perdite sono state gravi e quelle del nemico, in uomini e mezzi, non meno gravi. Alla sera del 6 il nemico ha occupato Bengasi, sgombrata dalle nostre truppe per risparmiare la popolazione civile, nazionale e indigena. Nell'Africa orientale, intensa attività delle opposte artiglierie nel settore di Cheren. Scontri di pattuglie alla frontiera sudanese del Galla e Sidama. Nostri reparti aerei hanno bombardato truppe nemiche accampate. In combattimenti con la caccia avversaria, sono stati abbattuti in fiamme tre apparecchi inglesi. Il nemico ha effettuato incursioni su Cheren, Hargheisa e Javello. Il pomeriggio del 31 gennaio, un pontone armato della R. Marina, a rimorchio per trasferimento, veniva attaccato da un sommergibile nemico, che apriva il fuoco contro di esso. Il pontone reagiva immediatamente con un intenso tiro, riuscendo a colpire il sommergibile. Il piccolo rimorchiatore, colpito durante il combattimento si incendiava ed in seguito affondava. Sono salvi 48 uomini, sui 67 componenti l'equipaggio.
BOLLETTINO N°247 del 9 febbraio
Sul fronte greco, azioni di carattere locale. La nostra aviazione ha bombardato e spezzonato posizioni e truppe avversarie, con efficaci risultati. Sono stati pure colpiti alcuni obiettivi delle basi di Prevesa e Navarino. Nel corso di tali azioni, un apparecchio tipo Gloster ed uno tipo P.Z.L. venivano abbattuti dai nostri bombardieri. Un nostro velivolo in ricognizione sul Mediterraneo occidentale, attaccato da tre aerei da caccia tipo Hurricane, ne abbatteva uno. Nell'Africa settentrionale, combattimenti di carattere locale nel sud bengasino. Nell'Africa orientale, nel settore di Cheren, il nemico ha rinnovato i suoi attacchi, che sono stati respinti. Alla frontiera somala, un attacco contro una nostra posizione é stato respinto da nostro contrattacco. La nostra aviazione ha cooperato ai combattimenti con instancabile attività, spezzonando e mitragliando truppe, mezzi ed apprestamenti nemici. Il nemico ha tentato incursioni aeree su Asmara e Adi Ugri, incursioni che sono state stroncate dal pronto intervento della nostra caccia, la quale abbatteva quattro velivoli nemici. In tale azione il capitano Mario Visentin ha abbattuto due velivoli, conseguendo la sua sedicesima vittoria aerea. Un altro velivolo nemico é stato abbattuto dalla difesa contraerea. Tre nostri velivoli non sono rientrati alla base. In Egeo, nel pomeriggio di ieri, aerei nemici hanno bombardato nostri campi di aviazione. Nessuna vittima, lievi danni. Nella notte dal 7 all'8, formazioni del Corpo Aereo Tedesco hanno, con visibili effetti, bombardato alcuni aeroporti della base di Malta. Nella notte dall'8 al 9, sono state ripetute dai reparti aerei tedeschi con notevole intensità ed efficacia le azioni di bombardamento sulla base di Malta.
BOLLETTINO N°248 del 10 febbraio
Sul fronte greco, in azioni di carattere locale, il nemico ha subìto sensibili perdite. Negli ultimi combattimenti si è particolarmente distinto il XIV battaglione CC. NN. della legione Leonessa. Intensa attività della nostra aviazione contro nodi stradali, apprestamenti e truppe nemiche, che sono state ripetutamente bombardate e mitragliate per la intera giornata, con successo. Sono stati inoltre colpiti, con visibili risultati, importanti basi navali greche, il canale di Corinto e gli obiettivi militari di Salonicco. In combattimenti aerei la nostra caccia ha abbattuto undici velivoli nemici. Nell'Africa settentrionale una colonna meccanizzata nemica è stata volta in fuga presso Cufra, e successivamente spezzonata e mitragliata dalla nostra aviazione. In Egeo, nella notte sul io, aerei nemici hanno sorvolato un nostro campo di aviazione. Attaccati dalla caccia e fatti segno a violenta azione contraerea, si sono allontanati senza produrre danni. Nell'Africa orientale è continuata l'azione delle artiglierie nel settore di Cheren. La nostra aviazione si è prodigata incessantemente, con azioni di bombardamento contro truppe, automezzi e artiglierie nemiche. Una nostra formazione da caccia, in un riuscito attacco a volo radente contro una base aerea, ha distrutto al suolo quindici velivoli nemici. Aerei nemici hanno compiuto incursioni su alcune località senza conseguenze, grazie al pronto intervento della nostra caccia e della difesa contraerea; un velivolo tipo Blenheim è stato abbattuto. Un nostro velivolo non è rientrato alla base. Alle prime luci del giorno 9 una formazione navale nemica, favorita da densa foschia si è presentata al largo di Genova. Nonostante il pronto intervento delle batterie costiere della R. Marina, le salve nemiche, che non hanno colpito obiettivi di carattere militare, hanno tuttavia causato 72 morti e 226 feriti — finora accertati — tra la popolazione ed ingenti danni alle abitazioni civili. La calma e la disciplina della popolazione genovese sono state superiori ad ogni elogio. Una nostra formazione aerea ha raggiunto nel pomeriggio le navi nemiche, colpendo con una bomba, a poppa, un incrociatore. Aerei inglesi hanno compiuto alcune incursioni su Livorno e nei dintorni di Pisa, dove non è stato registrato alcun danno. A Livorno un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea.
BOLLETTINO N°249 del 11 febbraio
Sul fronte greco, azioni di pattuglie e di artiglierie. Numerose formazioni della nostra aeronautica hanno intensamente bombardato rotabili, depositi, basi navali ed aeree, stazioni ferroviarie, apprestamenti del nemico. Sulla base aerea di Giànnina sono stati danneggiati e distrutti diversi velivoli. Nei combattimenti che hanno avuto luogo durante queste azioni offensive, sono stati abbattuti complessivamente dodici velivoli nemici in fiamme. Nell'Africa settentrionale, nessuna novità. Nell'Africa orientale, azioni di artiglierie nel settore di Cheren. Nell'alto Sudan, sulla destra del fiume Orno, nostre truppe hanno respinto attacchi nemici appoggiati da carri. Nostre formazioni aeree hanno spezzonato truppe avversarie. Nella notte dal 10 all'e 11, aerei nemici hanno sorvolato alcune località della Sicilia e dell'Italia meridionale, lanciando alcune bombe che hanno recato lievi danni in una località delle Puglie e nei pressi di Avellino, ove si lamentano quattro morti ed alcuni feriti. Un velivolo britannico è stato abbattuto dalla difesa contraerea di Battipaglia. L'equipaggio, lanciatosi col paracadute, è stato fatto prigioniero.
BOLLETTINO N°250 del 12 febbraio
Sul fronte greco, scontri di pattuglie ed attività di artiglieria. Nei combattimenti di questi giorni, l'aeronautica di Albania e la IV squadra aerea si sono particolarmente distinte per il contributo recato alle operazioni terrestri, prodigandosi in continue efficaci e vittoriose azioni. Nella giornata di ieri, formazioni aeree hanno ancora intensamente bombardato, spezzonato e mitragliato linee di comunicazione, apprestamenti difensivi e truppe nemiche. Sono stati anche efficacemente colpiti obiettivi militari a Prevesa e Larissa. Formazioni da caccia hanno attaccato a bassa quota l'aeroporto di Giànnina, distruggendo al suolo diciotto velivoli tipo Gloster. Altri due velivoli dello stesso tipo, che tentavano di contrastare l'azione della nostra caccia, sono stati abbattuti. Un nostro velivolo non è rientrato. Il pilota si è salvato col paracadute. Nell'Africa settentrionale, nulla di particolare da segnalare. Nell'Africa orientale, nel settore Cheren si sono svolti per tutta la giornata di ieri accaniti combattimenti, con l'intervento delle opposte aviazioni. Nell'Oltregiuba, una colonna meccanizzata nemica sussidiata da azioni aeree, ha occupato Afmadù. Nel Kenia, la nostra difesa contraerea ha abbattuto, nei giorni 9 e 10, quattro velivoli. Un altro velivolo, tipo Gloster, è stato abbattuto nel Sudan. Il nemico ha effettuato un'incursione sull’aeroporto di Addis Abeba dove si lamentano nove deceduti, fra cui due indigeni e alcuni feriti; danni lievissimi. Nella notte dall'11 al 12, velivoli britannici hanno lanciato alcune bombe a Catania, senza arrecare danni importanti.
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