A chi piace fotografare gli animali e
gli insetti sarà capitato sicuramente di assumere pose e
atteggiamenti non certo molto comode per poter raggiungere il soggetto e scattare le foto. Allora potete capire la mia sorpresa e gioia nel trovare nella vaschetta (che mi era servita per pulire il mio acquario e lasciata per qualche giorno trascurata sopra un tavolino) un piccolo ragno, era il 17 luglio 2003 (giorno della prima foto) Non mi feci sfuggire l'occasione di fotografarlo, se ne stava tutto rannicchiato, e anche quando con l'obbiettivo mi avvicinavo quasi a toccarlo, questo non aveva paura. Nei giorni seguenti il ragnetto continuò a restare in un angolo della vaschetta, ed io ogni tanto gli davo una piccola panattiera (Tenebrio molitor) , che lui prontamente afferrava. Dopo un mese che si trovava lì costruì un cocoon (sacca dove i ragni depongono le uova per proteggerle fino a quando non avverrà la schiusa) e nei successivi 30 giorni ne depose altri quattro. La curiosità di sapere di che genere e come si chiamasse questo piccolo ragno fu molto grande, tanto da chiedere aiuto ad un forum di aracnofilia (associazione italiana di aracnologia) - http://www.aracnofilia.org/forum/ - dove prontamente un gruppo di persone appassionate e disponibili mi ha dato le risposte che cercavo. Il "mio" ragnetto era un Achaearanea tepidariorum della famiglia dei Theridiidae. Una cosa molto interessante che ho potuto osservare è la chiusa dei cocoon : il primo e del secondo cocoon si sono schiusi esattamente dopo 18 giorni dalla loro costruzione. Per gli altri tre non ne ho potuto tenere il conto, perchè tra quelli che sono andati distrutti per la pioggia e quelli che ogni tanto faceva, si era creato una certa confusione. I ragni che sono usciti dai questi bozzoli di seta sono molto piccoli e per poterne apprezzare le dimensioni sistemai uno spillo nel bordo della vaschetta - foto - A fine ottobre il theridiidae (nonostante il freddo e la pioggia che continuava a distruggere la rada tela) era sempre lì al solito posto e così quando misi a riparo alcune piantine grasse in un mobile vicino (con le pareti di vetro per la luce) ci trasferii anche la vaschetta - foto -, poi coprii il mobile con un telo di plastica per proteggerlo dal freddo e lo lasciai tranquillo per tutta la stagione invernale. Nel nuovo posto si è trovò molto bene, perchè a primavera era ancora lì e dopo aver apprezzato di nuovo una larva di Tenebrio molitor (panattiera) e in seguito una mosca, costruì un nuovo cocoon - foto - in seguito si è rivelato sterile. Successivamente ne costruì un'altro che si schiuse dopo 19 giorni, e il giorno prima della schiusa ne costruì un'altro ancora (il terzo) - foto - In quei giorni nell'espositore in alto vi era un altro esemplare di therididae, molto più piccolo, ma che ha preferì andarsene dopo qualche giorno - foto -. Un'altra cosa che ho notato è il comportamento nei confronti della preda, si avvicina, la tocca, poi si allontana, si riavvicina, la sfiora per percepirne le vibrazioni, poi si allontana ancora di più, poi la mordicchia e questo rituale si ripete per molti minuti, fino a quando non si decide ad infliggere il colpo di grazia, infine l' avvolge nella ragnatela e la impacchetta per poi succhiarne i liquidi con calma, e gettare i resti. |