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La bottega del fabbro Archeologia "Artigianale"

Gli interruttori della bottega -
Gli insetti in bottega -
Attrezzi da lavoro del fabbro -
Dino alla forgia
Il Fabbro . . . Bottega, macchine e utensili

Ingresso

Veduta verso la porta d'ingresso

Angolo della fucina

Antico tornio per ferro

Particolare del tornio per metalli

Scorcio di bottega

Incudine e martello

Mole per affilatura lame

Mola a spazzola di ferro per pulire e lucidare

Macchina per affilare le lame a disco di grandi dimensioni ( autocostruita )

Macchina per affilare le lame circolari (a disco) per il taglio del legno
pensata, inventata e costruita da Dino

Trapano a colonna

Troncatrice a ferro

Mole da banco

Utensili per il fuoco: pinze e forme per la forgiatura

Forgia, incudine e maglio per modellare il ferro durante il lavoro

Uno dei tanti trapani

Argano elettrico e Paranco manuale a catena
Banco da lavoro

Morse da banco ( a gambo )

Incudine su ceppo di legno

Maglio per lavorare il ferro a caldo ( autocostruito )
TRASFORMAZIONE

Parete con ferri: Tubolari, profilati, tondini, rimanenze di lavorazioni

Parete senza ferri

Parete con fiori e piante grasse sistemate per passare l'inverno
Attrezzi:

punte per trapani

Cassetta per attrezzi vari

giratubi per svitare i raccordi per tubi

Vecchie smerigliatrici angolari

Cinghie di trasmissione

Chiavi inglesi per avvitare/svitare qualsiasi dado
Chiavi per ghiere
Arnesi da lavoro

Cassette con viti, bulloni, rondelle ecc..

Filiere e grosse punte per il trapano a colonna

Vecchia saldatrice

Taglierina ( cesoie ) per tagliare lamiere, barre piatte / tonde ecc..

Macchina per piegare il ferro e spaccare la legna

Antica macchina per tagliare il ferro

Caos ...

Morsa fissa da banco

Falci per tagliare l'erba e Vecchie roncole

Stagno e acido per saldare

Morsetti in ferro

Ferro: Rimanenze di lavorazioni

Lame a nastro per il taglio del legno e macchina per affilare le catene delle
motoseghe

Officina nel caos ... in piena attività
Dino
Il lavoro
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Dino
un fabbro al lavoro Assottigliare degli arnesi

Il metallo arroventato sul fuoco (alimentato a carbon coke)
viene poi modellato sull'incudine, a colpi di martello.

Fuoco e maglio

Un vomere (per arare) viene sistemato dentro al fuoco vivo fino a quando non
diventa incandescente,
poi tramite lavorazione meccaniche ( in questo caso un maglio a pedale ) viene
lavorato e rifinito secondo necessità.



Il Fabbro è ritenuto da molti uno dei mestieri più antichi del
mondo, che si perde nell'alba della nostra storia, un mestiere duro e
faticoso ... questo era il mestiere di mio padre, anzi del mì babbo!
Il mestiere lo aveva imparato da suo padre ed è il solo lavoro che ha
svolto nella sua vita, anche durante la guerra, prigioniero in un campo
di lavoro, ha lavorato come meccanico ( ed è forse per questo che si è
salvato).
Nell'officina, ha lavorato anche mio zio Ezio ( più giovane di mio padre
di un anno ) fino alla sua morte avvenuta nel 1985.
Il lavoro era diviso così: mio zio stava in bottega a fare piccoli
lavoretti e ad assottigliare gli attrezzi che i contadini portavano,
zappe, marre, vomeri, scalpelli, utensili agricoli ecc. mio padre
invece usciva a fare il lavoro fuori ... tutto quello che c'era da fare
e da aggiustare lo faceva e aggiustava, dall'impianto di riscaldamento a
quello dell'acqua, bagni, tubazioni, motori e un'infinità di altre
piccole e grandi cose.
In tempo di grano lo chiamavano per aggiustare le macchine agricole,
trebbiatrici, trattori, zappatrici, macchinari che oggi vengono
considerati antichi e che vengono usati solo in occasione di qualche
festa o sagra, ma che una volta erano le sole macchine che esistevano.
In seguito alla morte di mio zio, il lavoro è toccato tutto nelle spalle
di mio padre, uscendo di meno e lavorando di più in bottega.
Avete presente il detto: Casa e bottega, ebbene non c'è espressione
migliore per indicare dove si trova il laboratorio di mio padre,
divenuta ancora più evidente quando in occasione di una ristrutturazione
è stata aperta una porta che dalla cucina porta direttamente su una
parte posteriore della bottega, zona dove mio padre tagliava, montava e
saldava i manufatti ( cancelli, ringhiere, porte, inferiate ecc..).
Io sono nata e cresciuta lì ... in quel caos, tra l'odore del ferro e
della saldatrice, il rumore della mola e del maglio (quando
assottigliavano gli attrezzi agricoli) e ancora il ritmo continuo e
preciso della macchina per arrotare i dischi a ferro, il rumore della
troncatrice e del trapano, il suono forte e acuto del martello che batte
sopra l'incudine.
Ora che mio padre non c'è più ... tutto tace, un silenzio di tomba e una
tristezza infinita, utensili e attrezzi ... inventati, costruiti e usati
da lui tutta una vita che nessuno saprà mai più far funzionare.
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