Le formiche sono
"imenotteri"
(= ali membranose) come le api e le
vespe e appartengono alla famiglia delle Formicidae.
La maggioranza delle formiche è attera, cioè senza ali, i soli a possederle sono individui (maschi e regine) deputati alla riproduzione e qualche volta mancano anche in essi. Il corpo di una formica è costituito da capo, torace e addome, questi ultimi due segmenti sono articolati per mezzo di un peduncolo addominale chiamato peziolo, questo può avere la forma di uno (come le specie Lasius e Camponotus) o due (come le Tetramorium e Crematogaster) piccoli nodini e a volte anche di scaglia, (se l'insetto da esaminare non ha il peziolo non è una formica). Le antenne hanno una forma tipica a "gomito" (come una lettera L maiuscola). Le formiche si difendono mordendo o pungendo, oppure irrorando acido formico, letale per molti piccoli insetti. La capacità che hanno le formiche di collaborare tra di loro è straordinaria, per questo sono considerati insetti sociali. In un formicaio i vari individui collaborano con mansioni specializzate che vanno dalla difesa del nido, alla raccolta di cibo da immagazzinare per lo sviluppo delle larve, ed è interessante constatare che quando ci sono nella colonia formiche di diverse dimensioni e caratteristiche le formiche si dividono i compiti secondo le loro particolarità. Il ciclo vitale di una formica è costituito da quattro stadi: dall’uovo si sviluppa una larva che, attraverso una metamorfosi completa, si trasforma dapprima in pupa e poi in insetto adulto. Le uova, piccole e bianche o giallastre, vengono deposte dalla regina in numero altissimo ( le colonie possono contenere anche milioni di formiche, tutte prodotte da una singola regina) e nell' arco di 2-6 settimane si sviluppano in larve, queste, dopo essersi nutrite per un periodo variabile da qualche settimana a diversi mesi, si trasformano in pupe. Durante lo stadio di pupa, la formica rimane inattiva, non si nutre e subisce la profonda trasformazione in insetto adulto. Le femmine non alate, chiamate operaie, sono generalmente sterili ed hanno il compito di curare e nutrire le forme giovanili, nonché sono addette alla difesa della comunità. Le formiche sono generalmente onnivore, e si cibano anche di afidi (o pidocchi delle piante), che però spesso non predano, ma preferiscono le loro deiezioni zuccherine, la cosiddetta melata. Molto interessante notare che l'appartenenza di una casta (femmine, maschi, operaie) si determina dal cibo con cui le larve sono nutrite dalle formiche operaie. Una dieta povera di proteine porterà allo sviluppo di un'operaia, una dieta ricca determinerà lo sviluppo di una regina. La maggior parte delle formiche è di colore rosso-marrone fino al nero, ma ne esistono anche di gialle e verdi. Diffusione cosmopolite, in tutti gli habitat. |