Questa è la storia dello storno "zoppino" iniziata nell'aprile del 1998, quando mi fu portato dal mio gatto Filiberto che al contrario del
solito lo portò in casa senza torcergli una piuma. Era limitato nei movimenti dal fatto che era senza la parte terminale della zampa sinistra, così invece di liberarlo (sarebbe morto sicuramente) si decise di sistemarlo in una grande voliera dove a quel tempo erano sistemati una decina di bengalini.
Col tempo aveva imparato a camminare e ad arrampicarsi svolazzando in alto, aiutandosi con l'ala sinistra, che usava come appoggio per stare in piedi.
Da primavera fino all'autunno inoltrato, cantava a squarciagola emettendo
un'infinità di fischi e rumori, riuscendo ad riprodurre versi e suoni di altri
uccelli, sapeva imitare anche il miagolio del gatto. Le sue grandi passione
erano le larve della farina (panattiere) e fare tutti i giorni un bagno
nell'acqua pulita e fresca. Con il passare degli anni, invecchiando, ha
preferito sempre di più stare in basso che in alto, così gli ultimi anni li ha
passati camminando su delle cassette di legno (quelle della frutta) sistemate in
modo da non farlo stare sul pavimento freddo. E' morto dopo dodici anni il
10/10/2010.
video
Questo è lo storno "zoppino", chiamato così perché gli manca l'ultima parte della zampa sinistra
Gli ultimi anni della sua vita non riusciva più a volare, ma si era inventato un
altro passatempo, prendere la paglia per costruirsi un nido sotto una scatola di
legno capovolta (quelle da frutta)